Moduli 2 – Modelli di cultura

[nextpage title=”Introduzione”]

E’ necessario presentare i modelli dell’iceberg, della cipolla e delle dimensioni culturali in qualsiasi corso di comunicazione interculturale. Questi modelli cercano di spiegare le differenze e le somiglianze tra le diverse culture. Il fatto che esistano culture diverse può essere facilmente spiegato partendp dal presupposto che tutti abbiamo a che fare con le stesse sfide: come procurarci cibo e alloggio, dare una struttura alla nostra società, ecc. Le soluzioni che uno specifico gruppo di persone può individuare per rispondere a queste sfide differiscono tra i diversi gruppi.

Questi modelli aumentano anche la nostra sensibilità nei confronti dei valori culturali e dimostrano che non tutti hanno gli stessi valori.

Alla fine di questo modulo, imparerai:

  • come apprezzare la diversità culturale,
  • essere in grado di confrontare e mostrare le differenze tra varie culture,
  • comprendere il proprio background culturale,
  • valutare quanto sia utile l’applicazione di “dimensioni culturali” al tuo rapporto con altre persone.

[nextpage title=”Il modello dell’iceberg”]

  1. La cultura viene spesso paragonata ad un iceberg. Proprio come un iceberg ha una sezione visibile (gli aspetti culturali di cui siamo consapevoli), che si trova sopra la linea di galleggiamento, e una sezione più grande, invisibile (aspetti culturali di cui siamo incoscienti), sotto la linea di galleggiamento; allo stesso modo può essere descritta la cultura con alcuni aspetti che sono consapevoli (elementi osservabili della cultura di cui abbiamo coscienza) e altri che possono essere solo sospettati, immaginati o intuiti (elementi della cultura di cui siamo meno consapevoli). Inoltre, come un iceberg, gli elementi coscienti rappresentano una piccola parte della cultura ed è solo tramite l’approfondimento e la comprensione degli elementi sotto la superficie che si può avere una comprensione più ricca e completa della cultura. Quando si parla di comportamenti, credenze, valori, norme e modelli di pensiero, è necessario considerare il modello iceberg/cipolla.Nota bene che il “modello iceberg” non è perfetto; alcuni elementi culturali possono essere evidenti sia sopra che sotto la linea di galleggiamento. Ad esempio, la religione, I rituali e I simboli possono essere coscienti, mentre le credenze possono essere inconsce. Qualcuno potrebbe indossare un simbolo religioso, che è osservabile se abbiamo familiarità con questo simbolo religioso evidente. Alcune credenze religiose, ad esempio, secondo cui alcuni animali sono impuri (sotto la linea di galleggiamento) portano come consuenze osservabili che determinati alimenti siano evitati; possiamo osservare questo comportamento, ma senza altri indizi culturali potremmo non essere consapevoli del fatto che questo è legato alla convinzione di una persona. Sono possibili però anche altre spiegazioni per questo comportamento; ad esempio, alla persona in questione potrebbe non piacere la mangiare carne perché vegetariana.Il modello di iceberg dimostra anche la “natura nascosta” dei nostri valori. La parte più importante della cultura è interna e nascosta (Hall, 1976). Ad esempio, si può osservare che i genitori danno soldi ai loro figli. Questo elemento può essere situato sopra la linea di galleggiamento nel modello di iceberg e può essere collegato al valore culturale dell’”indipendenza” nell’educazione dei figli. In un contesto culturale in cui i genitori apprezzano il concetto di paghetta per i loro figli, è meno probabile che i genitori intervengano con i loro figli in merito ad eventuali matrimoni combinati e si potrebbe anche presumere che la struttura di questa società sia focalizzata più sull’individualismo piuttosto che sul collettivismo (confronta il paragrafo relativo alle “dimensioni culturali” per avere ulteriori dettagli su questi termini).Per comprendere il “modello di iceberg” della cultura (Edward T. Hall), è possibile vedere il seguente video in inglese all’indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=woP0v-2nJCU

    Visita anche il link seguente per esempi di elementi di cultura consci e inconsci: http://opengecko.com/interculturalism/visualising-the-iceberg-model-of-culture/.

    Dai un’occhiata ad altri due progetti finanziati dalla Commissione Europea:

    1) Il progetto Vocal-Medical: http://vocalmedical.eu/glossary/info?module=5. Qui troverai anche un riassunto del modello di cultura dell’iceberg: http://vocalmedical.eu/glossary/info?module=5#iceberg_model_ie.

    2) Il seminario J del progetto CES & L UE include anche una sintesi del modello di iceberg:

    Workshop J: https://languages4work.eu/

Fonte: pixabay.com

[nextpage title=”Il modello della cipolla”]

Il modello della cipolla può essere paragonato al modello dell’iceberg: la parte che si trova sotto la linea di galleggiamento è rappresentata dallo strato interno della cipolla. È solo un altro modello per trasmettere il messaggio che i valori non sono ovvi e richiedono una comprensione più profonda di una cultura specifica.

“La cultura è stratificata come una cipolla. Prestiamo attenzione a questioni concrete: lingua, cibo e abbigliamento sono tra i più importanti. Affinché una cultura sia compresa nei suoi dettagli, deve essere “sbucciata” strato per strato. Lo strato esterno è costituito dai tratti più evidenti, lo strato intermedio contiene norme e valori e il nucleo interno contiene le ipotesi sull’esistenza” (Trompenaars & Hampden-Turner, 1997).

Gli strati di cipolla sono strutturati nel modo seguente:

Lo strato esterno:

  • Prodotti espliciti
  • Lingua, cibo, edifici, vestiti, arte; ecc.
  • Simboli relativi ad uno strato più profondo della cultura
  • Pregiudizi spesso iniziano a questo livello

 

Lo strato intermedio:

  • Norme e valori
  • Che cosa è “giusto” e “sbagliato” (norme)
  • Leggi scritte o controllo sociale
  • Che cosa è “buono” e “cattivo” (valori)
  • Come dovrei comportarmi (norme) rispetto a come aspiro a comportarmi (valori)

 

Il centro

  • Ipotesi sull’esistenza
  • I valori più elementari che vigono in una società
  • Conscio ed inconscio
  • Ciò che colpisce l’essenza della nostra esistenza, es. la sopravvivenza
  • I cambiamenti nella cultura avvengono spesso quando è in gioco la sopravvivenza di una comunità

Nota bene: per verificare se qualcosa è un presupposto di base, mettilo in discussione. La domanda provocherà spesso confusione o irritazione. Non siamo consapevoli dei nostri presupposti di base e possiamo avere contezza del nostro background culturale solo tramite il dialogo con gli altri. Ad esempio, quando stiamo sperimentando “l’alterità” e quando ci viene chiesto di spiegare agli altri il nostro background culturale.

Fonte: pixabay.com

Alcuni siti e pubblicazioni utili:

https://www.researchgate.net/profile/Elena_Karahanna/publication/261859384_Inquiry_into_definitions_of_culture_in_IT_studies/links/00463537215e4b52cb000000.pdf

https://www.researchgate.net/figure/Onion-Model-of-Culture-by-Hofstede-Hofstede-1990_fig1_324217826

www.open.edu/openlearn/ocw/mod/resource/view.php?id=17691

[nextpage title=”Le dimensioni culturali”]

Le dimensioni culturali o le dimensioni del valore culturale possono essere utilizzate per confrontare e mostrare le differenze tra culture diverse. Esiste una vasta gamma di valori e non condividiamo necessariamente la nostra serie di valori con altre persone. Le dimensioni culturali rappresentano le preferenze culturali o le tendenze dominanti in uno specifico gruppo di persone. Dovrebbero essere visti come strumenti per migliorare le capacità comunicative tra le culture e il comportamento appropriato da tenere negli incontri interculturali. Le dimensioni del valore culturale sono i mezzi specifici con cui le società risolvono problemi universali come procurarsi il cibo o trovare riparo. Tutti affrontiamo sfide simili ma le soluzioni possono essere varie. Hofstede (1980) è un antropologo olandese che è stato uno dei primi ricercatori a condurre studi sulle dimensioni culturali.

Nota bene: è necessario evidenziare che le dimensioni del valore culturale sono solo uno strumento; mettere le altre persone in categorie rigorose vanificherebbe lo scopo degli esercizi e finirebbe per essere un atto di stereotipizzazione. Dobbiamo tenere presente che queste sono solo tendenze dominanti nel comportamento delle persone; le loro preferenze non sono solo bianche o nere, ma possono anche avere molte sfumature di grigio. Non è possibile valutare come giusto o sbagliato il comportamento culturale delle persone. E’ necessario capire che comportamenti e valori/convinzioni possono essere diversi e comprendere un significato più profondo, motivo per cui alcune persone si comportano in un determinata maniera o perché mantengono una convinzione o un valore specifici. Le dimensioni del valore culturale aumentano la consapevolezza che esista una varietà/diversità di comportamenti/credenze/valori possibili. Esistono somiglianze e differenze quando confrontiamo persone con background culturali diversi.

Ad esempio, quando si spiega il concetto di preferenza in relazione a un profilo dominante di una società, si potrebbe discutere di “malattie” come parte del campo medico/infermieristico. In che modo una società specifica affronta la sfida delle malattie e migliora la salute delle persone? Agopuntura, digitopressione, preghiera, medicina, chirurgia, nutrizione; ecc. potrebbero essere tutti classificati come opzioni valide. Tuttavia, se fosse condotto un sondaggio, molto probabilmente gli europei preferirebbero la medicina e la chirurgia. Ciò non significa che alcuni europei non sceglierebbero anche la preghiera o l’agopuntura. Le alternative preferite sono le norme culturali di una cultura specifica. Questo sondaggio potrebbe anche essere condotto dai formatori dell’IFP (Istruzione e Formazione Professionale) con i loro studenti se hanno un’aula culturalmente diversificata; questo esercizio potrebbe dimostrare che non tutti gli studenti hanno la stessa preferenza nel trattare le malattie.

Un altro modo di utilizzare le dimensioni culturali è aumentare la “consapevolezza di sé e dell’altro” discutendo le preferenze in relazione alla consapevolezza del proprio background culturale quando si lavora in team multiculturali. Si potrebbe iniziare la formazione sulle dimensioni culturali con un questionario da far completare ai partecipanti. Questo potrebbe far parte di un esercizio di lavoro di gruppo e i partecipanti potrebbero confrontare le loro risposte.

http://archive.ecml.at/mtp2/icopromo/results/Files_WEB/pag1.html

Ci sono diverse dimensioni nella cultura e per aumentare la consapevolezza di queste si prega di visitare i link qui sotto:

Ad esempio, in relazione al lavoro di Geert Hofstede:

Guarda un’intervista con Geert Hofstede sulle sue analisi sulle dimensioni culturali: https://www.youtube.com/watch?v=wdh40kgyYOY

La ricerca di Hofstede sulle “dimensioni della cultura” e gli orientamenti del tempo di Edward T. Hall sono disponibili all’indirizzo: http://www.ctp.bilkent.edu.tr/~aydogmus/Hofstede_Hall.pdf

Una spiegazione sulla distanza di potere (il grado di accettazione dei differenziali di potere all’interno della società e delle organizzazioni): http://home.sandiego.edu/~dimon/CulturalFrameworks.pdf.

 

Se si desidera reperire ulteriori informazioni in merito alla “cultura”:

La risorsa “Elements of Culture” identifica gli attributi visibili della cultura su: http://changingminds.org/explanations/culture/elements_of_culture.htm

Creare una cultura positiva: esplora i quattro passaggi coinvolti nella creazione di una cultura positiva che includa lo sviluppo di un senso della storia, la creazione di un senso di unità, la promozione di un senso di appartenenza e un aumento dei contatti e degli scambi: http://changingminds.org/spiegazioni/cultura/positive_culture.htm

Per comprendere le norme sociali, con esempi e implicazioni, visitare: http://changingminds.org/explanations/theories/social_norms.htm

Dai un’occhiata alla formazione gratuita sulla consapevolezza culturale online: https://www.culturewise.net/about/cultural-awareness-training-resources/

Ecco un riassunto di alcune delle dimensioni culturali:

Tempo

Monocronico:

  • La puntualità è importante
  • La pianificazione avanzata è essenziale
  • Concentrazione sui compiti all’interno di un ambiente di lavoro

Policronico:

  • Gli appuntamenti sono flessibili
  • I piani sono sempre soggetti a modifiche
  • Concentrazione sulle persone all’interno di un ambiente di lavoro

 

Contesto

Alto contesto:

  • Stile di comunicazione indiretta
  • Più significato al contesto del messaggio; meno informazioni vengono trasmesse attraverso la parola
  • Lo status di chi parla e le sue parole sono importanti

Contesto basso:

  • Stile di comunicazione diretta
  • Poche informazioni oltre alle parole espresse direttamente; dette nel modo in cui devono essere intese
  • Lo status di chi parla e le sue parole non sono importanti

 

Struttura della società

Individualismo:

  • La lealtà verso un gruppo non è l’obiettivo principale
  • Autostima, ego forte, espressione di sé e autorealizzazione sono tutti valori importanti
  • La famiglia allargata potrebbe non svolgere un ruolo significativo

Collettivismo:

  • Gli interessi del gruppo sono di maggiore importanza
  • Le persone dovrebbero essere interdipendenti
  • È prevista la conformità alle norme e ai valori dei rispettivi gruppi

 

Distanza di potere/atteggiamento verso l’autorità

Distanza a bassa potenza:

  • Ridurre al minimo la differenza di potenza e stato
  • Le persone in posizioni più alte possono essere interrogate
  • La famiglia allargata potrebbe non svolgere un ruolo significativo

Distanza ad alta potenza:

  • La distanza tra potente e meno potente è accettata come “naturale”
  • Regole chiare per quanto riguarda l’ordine delle dipendenze e le responsabilità dei potenti verso i dipendenti
  • Le disuguaglianze gerarchiche sono considerate essenziali per la società e il suo benessere

 

Prevenzione dell’incertezza

Bassa:

  • L’incertezza fa parte della vita
  • Il minor numero di regole possibile
  • L’assunzione di rischi è positiva

Alta:

  • L’ordine è essenziale
  • Necessità di regole scritte
  • La probabilità non è desiderata

Fonte: pixabay.com

Dai un’occhiata ad altri due progetti finanziati dalla Commissione Europea:

1) Il progetto Vocal-Medical: http://vocalmedical.eu/glossary/info?module=5. Qui troverai anche un riepilogo delle dimensioni culturali: http://vocalmedical.eu/glossary/info?module=5#cultural_dimensions_ie.

2) Il seminario J del progetto UE CES & L include anche un riassunto delle dimensioni culturali: Seminario J: https://languages4work.eu/

[nextpage title=”Quiz”]

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L'applicazione dei modelli culturali può essere utile negli incontri interculturali?

Gli esempi di cultura nel modello dell'iceberg non possono essere posizionati sopra e sotto la linea di galleggiamento?

Pensi che il modello della cipolla sia utile per descrivere tutte le culture o una specifica?

Quali vantaggi offre l'insegnamento relativo alle dimensioni culturali?

In un ambiente di "basso contesto"

[nextpage title=”Bibliografia e sitografia”]

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Bennett, M.J. and Castiglioni, I. (2004) ‘Embodied ethnocentrism and the feeling of culture: A key to training for intercultural competence’ in Landis D., Bennett J. M. and Bennett M. J. (eds.), Handbook of Intercultural Training (3rd ed.) Thousands Oaks: Sage, pp. 245-265.

Byram, M. (1997) Teaching and Assessing Intercultural Communicative Competence. Cleveland, UK: Multilingual Matters.

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Deardorff, D.K. (ed.) (2009) The SAGE Handbook of Intercultural Competence. Thousand Oaks, California: SAGE.

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Harden, T. and Witte, A. (eds.) (2000) The Notion of Intercultural Understanding in the Context of German as a Foreign Language. Oxford: Peter Lang.

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